Medico di base e Covid19

Quesito

È responsabile il medico di base per il decesso del proprio paziente morto di Covid19 per averne sottovalutato per un discreto lasso di tempo i sintomi, sottraendosi dall’onere della visita domiciliare?

Normativa

Lo Stato italiano assicura a ciascun cittadino – attraverso il servizio sanitario nazionale – la tutela della salute fisica e psichica (art. 1, l. n. 833/1978), garantendo – tra l’altro – “la diagnosi e la cura degli eventi morbosi quali che ne siano le cause, la fenomenologia e la durata” (art. 2, l. n. 833/1978).

I suddetti obiettivi sono perseguiti anche attraverso un sistema di assistenza medica generica, ambulatoriale e domiciliare, prestata da personale sanitario dipendente o convenzionato del servizio sanitario nazionale (art. 25, l. n. 833/1978). 

I Compiti del Medico di Base

Tra i compiti individuali del medico di assistenza primaria – le seguenti attività:

a) servizi essenziali;

b) gestione dei malati nell’ambito dell’assistenza domiciliare programmata e integrata;

c) assistenza programmata nelle residenze protette e nella collettività (art. 45, ACN 23 marzo 2005).

Per servizi essenziali si intende la “gestione delle patologie acute e croniche secondo la migliore pratica ed in accordo con il malato, inclusi gli interventi appropriati e le azioni rilevanti di promozione alla salute”. Inoltre, la visita domiciliare deve essere eseguita di norma nel corso della stessa giornata ove la richiesta pervenga entro le ore dieci ovvero – se perviene dopo tale orario – entro le ore dodici del giorno successivo. Se vi è urgenza, la chiamata deve essere soddisfatta entro il più breve tempo possibile.

Il medico di medicina generale – alla stregua di ogni altro sanitario – deve adempiere la prestazione con la diligenza qualificata stabilita dal secondo comma dell’art. 1176 c.c. e comunque deve attenersi alle raccomandazioni previste dalle linee guida di cui all’art. 5 L. n. 24/2017 ovvero – in mancanza di dette raccomandazioni – deve attenersi alle buone pratiche clinico – assistenziali.

Considerazioni

Medico di base e Covid19. Sebbene la comunità scientifica non abbia ancora elaborato linee guida per la diagnosi e cura delle infezioni da COVID 19, nel 2008 il Servizio Nazionale per le Linee Guida (SNLG) ha pubblicato le raccomandazioni per la gestione della sindrome influenzale, alle quali i medici di base possono fare riferimento, le quali raccomandano la ospedalizzazione se il paziente è una donna gravida o è soggetto di età maggiore o uguale a 65 anni ed altresì in presenza di determinati dati clinici (ad esempio, quando vi sono malattie concomitanti ovvero valori alterati della frequenza respiratoria, della pressione arteriosa, del polso o della temperatura corporea) e di determinati dati di laboratorio.

Inoltre, da quando è iniziata la emergenza sanitaria in atto, alcune Circolari del Ministero della Salute, (n. 1997 del 22 gennaio 2020, n. 2302 del 27 gennaio 2020 e n. 5443 del 22 febbraio 2020) hanno previsto precise regole di condotta cui debbono attenersi i medici di medicina generale quando vengono a conoscenza di un caso sospetto di COVID, stabilendo le misure precauzionali che ciascun singolo sanitario deve adottare e distinguendo il trattamento del paziente con sintomi da quello paucisintomatico ovvero positivo ma asintomatico.

Risposta

È responsabile il medico di base per il decesso del proprio paziente morto di Covid per averne sottovalutato per un discreto lasso di tempo i sintomi, sottraendosi dall’onere della visita domiciliare? 

Sicuramente, visto quanto sopra precisato, è possibile valutare se l’operato del medico di base abbia seguito le raccomandazioni ministeriali e lo stesso sia o non sia stato responsabile della morte o dell’aggravamento delle condizioni di salute del proprio assistito.

*Fonte: Ri.Da.Re